On line indicazioni sulla formazione per l’accesso in Italia al di fuori delle quote del decreto flussi
Con un comunicato di ieri, 23 maggio 2024, il Ministero del Lavoro ha reso noto che all’interno del Portale integrazione migranti (P.I.M.) sono state pubblicate le linee guida per la progettazione e successiva implementazione di programmi di formazione professionale e civico-linguistica in Paesi terzi, la cui frequentazione da parte del cittadino straniero permette l’accesso in Italia al di fuori delle quote.
Come previsto infatti dall’art. 23 del DLgs. 286/1998, come modificato dal DL 20/2023, il cittadino straniero (residente all’estero e/o apolide o rifugiato) che ha completato con successo un percorso di formazione professionale e civico-linguistica può fare ingresso e soggiornare in Italia per lavoro subordinato, a fronte della richiesta nominativa presentata da un datore di lavoro. Il nulla osta per lavoro subordinato viene rilasciato al di fuori delle quote previste dal decreto flussi.
Come ricordato nelle FAQ, anch’esse pubblicate sul P.I.M., la domanda di visto di ingresso deve essere presentata entro 6 mesi dalla conclusione del corso di formazione e deve essere corredata dalla conferma della disponibilità ad assumere da parte del datore di lavoro, mentre il soggetto organizzatore del programma formativo dovrà comunicare, in fase di avvio, l’elenco dei partecipanti all’indirizzo mail programmi.art23@pec.lavoro.gov.it e successivamente anche l’elenco di quanti hanno concluso con successo la formazione.
Si ricorda, infine, che i corsi professionali mirano a fornire ai partecipanti conoscenze specifiche per l’esercizio di una determinata professione o attività lavorativa, incluse nozioni di sicurezza e tutela della salute nei luoghi di lavoro, mentre i corsi di formazione civico-linguistica forniscono ai partecipanti le competenze linguistiche e civiche, necessarie per avviare un processo di integrazione nel contesto socio-culturale e lavorativo in Italia.