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In arrivo maggiori tutele per i nuclei sotto la soglia di povertà e in affitto

/ REDAZIONE

Venerdì, 2 agosto 2024

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È possibile una modifica alla soglia di reddito familiare per tutelare maggiormente i nuclei familiari che si collocano sotto la soglia di povertà e che necessitano di un ausilio per affrontare l’onere del canone dell’affitto.
È quanto emerge nell’interrogazione parlamentare n. 5-02504, con la quale si è fatto il punto sull’attuazione dell’assegno di inclusione introdotto dal DL 48/2023 e partito quest’anno e sulle iniziative che il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali intende assumere per recepire le proposte del Comitato scientifico RdC.

Innanzitutto, viene sottolineata la recente attivazione di un apposito tavolo tecnico volto a consentire una compiuta istruttoria finalizzata alla revisione dei criteri di accesso alla misura e degli importi erogati con particolare attenzione all’aggiornamento della soglia ISEE e della soglia di reddito familiare attraverso un meccanismo di adeguamento all’indice dei prezzi.

La novità che interessa maggiormente riguarda però proprio i nuclei in affitto. Infatti, è in previsione anche l’opportunità di incrementare, per i nuclei familiari residenti in abitazione in locazione, come da Dichiarazione sostitutiva unica (DSU) ai fini ISEE, la soglia di reddito familiare, rideterminandola prendendo a riferimento il valore ISEE di accesso alla misura.

Circa l’opportunità di predisporre pacchetti di misure accessibili e da erogare sulla base dei fabbisogni che possono emergere dalla valutazione multidimensionale dei nuclei familiari, nell’interrogazione parlamentare viene sottolineato che la norma consente di integrare l’erogazione monetaria della prestazione in argomento con misure regionali (art. 2 comma 2 lett.) b) n. 2) e comma 7 del DL 48/2023).

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