In arrivo disposizioni speciali per l’ingresso in Italia di lavoratori stranieri
Il Consiglio dei Ministri tenutosi ieri ha approvato un decreto legge che introduce misure urgenti in materia di ingresso in Italia di lavoratori stranieri, di tutela e assistenza alle vittime di caporalato, di gestione dei flussi migratori e di protezione internazionale.
Così come indicato in un comunicato stampa diffuso dal Governo, il provvedimento integra innanzitutto la disciplina dell’ingresso in Italia per motivi di lavoro, già definita da ultimo con il DPCM del 27 settembre 2023.
Tra i diversi interventi semplificativi previsti dal nuovo decreto si segnalano, ad esempio, la precompilazione rispetto al “click day” delle domande di nulla osta al lavoro, l’obbligo di conferma dell’interesse all’assunzione da parte del datore di lavoro, prima del rilascio del visto di ingresso al lavoratore straniero, l’obbligo di elezione di domicilio digitale per il datore di lavoro. Viene inoltre digitalizzata la procedura relativa alla sottoscrizione e invio del contratto di soggiorno, abolendo la necessità per il datore e il lavoratore di presentarsi a tal fine presso lo sportello unico per l’immigrazione. Ancora si prevede l’inibizione al sistema per i successivi 3 anni dei datori di lavoro che non provvedono alla stipula del contratto di lavoro dopo l’ingresso dello straniero o che utilizzano lavoratori senza contratto.
Inoltre, il provvedimento riconosce il permesso di soggiorno per casi speciali in favore delle vittime di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, alle quali è esteso l’ambito applicativo del programma unico di emersione, assistenza e integrazione sociale.