Soggette a IVA le somme versate dalla comunità energetica al produttore non associato
Con la risposta a interpello n. 201 dell’11 ottobre 2024, l’Agenzia delle Entrate ha esaminato il trattamento IVA delle somme versate da una comunità energetica (CER) a favore di una società produttrice non associata, che tuttavia gestisce un impianto rilevante per la comunità medesima.
Nello specifico, la società ha stipulato con la CER un accordo per la messa a disposizione dell’energia prodotta dal proprio impianto e ha conferito alla comunità un mandato senza rappresentanza in qualità di produttore esterno.
Secondo quanto rappresentato dall’istante: la comunità riceve dal GSE benefici economici consistenti in una tariffa incentivante, nonché nella restituzione di componenti tariffarie, che in base al regolamento organico della CER vanno condivisi tra i partecipanti; tali benefici verrebbero redistribuiti anche a favore della società produttrice.
Nel presupposto che le somme corrisposte dal GSE alla CER sono contributi fuori campo IVA (art. 2 comma 3 lett. a) del DPR 633/72), l’istante ritiene che anche la quota versata al produttore debba mantenere lo stesso regime, stante quanto stabilito dall’art. 3 comma 3 del DPR 633/72 per le operazioni rese in un mandato senza rappresentanza.
Le Entrate, tuttavia, evidenziano come le somme ricevute dalla società non costituiscano redistribuzione dei benefici del GSE, non essendo versate in base al regolamento della CER (che riguarda solo i rapporti con gli associati), bensì in base all’ulteriore accordo tra le parti, che rinvia al Regolamento CER per la sola quantificazione della quota spettante.
Stando all’accordo, tale quota sembrerebbe costituire, piuttosto, il corrispettivo per l’impegno della società a mettere a disposizione l’energia prodotta dal suo impianto e a gestire lo stesso in accordo con la comunità, per cui andrebbe assoggettato a IVA.