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Venerdì, 17 gennaio 2025 - Aggiornato alle 6.00

LETTERE

Non si capisce perché questo intervento a gamba tesa negli organi di controllo

Venerdì, 1 novembre 2024

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Gentile Redazione,
non si comprende perché sia stato formulato un simile intervento a gamba tesa nella composizione degli organi di controllo di società ed enti come quello portato dall’art.112 del disegno di legge di bilancio, già stigmatizzato anche da alcuni colleghi.
Probabilmente la norma è sfuggita all’attenzione quanto meno del Viceministro Maurizio Leo, che da fine giurista dovrebbe sapere che non si può pretendere di statuire una simile “violenza” ai soggetti economici come quella che si delinea.

Addirittura la norma proposta stabilirebbe un limite di 120 giorni (dal 1° gennaio 2025!) per le modifiche statutarie per recepire l’obbligo del “sindaco ministeriale” senza tenere conto delle complicazioni che una tale disposizione porterebbe; non si comprende, inoltre, come dovrebbe essere attuata la norma, perché il secondo comma del proposto art. 112 da un lato parla di integrazione dell’organo di controllo e dall’altro sottolinea che il numero dei componenti lo stesso rimane fermo!
Che dire poi delle società che hanno un sindaco unico?

È facile prevedere che una valanga di ricorsi intaseranno i TAR e i Tribunali d’Italia!

Viene il sospetto che questa proposta, provocatoria e male redatta, non sia altro che una ennesima conseguenza di quella sciagurata legge sul bonus edilizio 110%, che tanti danni sta causando, anche per l’abuso penalmente rilevante che ne è stato fatto; ma non è con uno strano inserimento del sindaco ministeriale nel collegio che si migliora la coscienza degli imprenditori! Molto meglio, piuttosto, privilegiare e enfatizzare il ruolo dei Dottori Commercialisti nella funzione di garanti della legalità e della corretta applicazione delle norme!


Alberto Arrigoni
Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano

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