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Per la Cassazione la proroga COVID di 85 giorni sposta in avanti la prescrizione

Il caso riguardava l’insinuazione a passivo di un credito non erariale

/ Alfio CISSELLO

Giovedì, 16 gennaio 2025

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Ieri, 15 gennaio 2025, la Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 960, si è pronunciata per la prima volta in relazione alla proroga degli 85 giorni ex art. 67 comma 1 del DL 18/2020, sposando la tesi favorevole all’Erario.

Va subito precisato che il caso non riguardava la sospensione “in avanti” dei termini di accertamento delle imposte sui redditi/IVA o dei tributi locali, ma dei termini di prescrizione.
Nella specie, si trattava di un’entrata non erariale, ma i termini della questione sarebbero stati identici anche qualora si fosse trattato di prescrizione, ad esempio, del credito IVA o IRPEF.

Vero è che per la prescrizione raramente entra in gioco l’art. 67 comma 1 del DL 18/2020, in quanto la norma si riferisce agli enti impositori e non anche agli agenti ...

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