L’imposta di registro è dovuta anche se la caparra non è versata
Secondo la Cassazione, il versamento è irrilevante
L’imposta di registro dello 0,5% sulla caparra confirmatoria prevista dal contratto preliminare è dovuta indipendentemente dal versamento effettivo della somma prevista a titolo di caparra. Lo sancisce la Corte di Cassazione, nell’ordinanza n. 15614 depositata l’11 giugno 2025.
La vicenda oggetto di giudizio nasce quando, in sede di stipula di un contratto preliminare avente ad oggetto la futura cessione di un pacchetto azionario totalitario nella Alfa spa, (al prezzo di 23.000.000 euro), viene previsto il versamento 10.000.000 euro a titolo di caparra confirmatoria da versarsi entro una determinata data. Il compromesso, però, è soggetto alla condizione sospensiva che i promittenti venditori riescano ad acquisire, entro un determinato termine, partecipazioni pari all’intero
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