Plusvalenza da cessione d’azienda con corrispettivo «non definitivo»
Se il corrispettivo è «indeterminato», occorre rinviare la tassazione; se è «provvisorio», è corretto assoggettare nel periodo di competenza economica
Una situazione che può spesso verificarsi, nella prassi commerciale degli accordi che hanno per oggetto il trasferimento di complessi aziendali, è quella di un atto di cessione d’azienda che, pur esplicando da subito i propri effetti traslativi, rinvii a un momento successivo la definitiva quantificazione del prezzo di cessione.
Tra le diverse ipotesi, il caso più frequente è quello della determinazione in atto di un corrispettivo “provvisorio”, suscettibile di integrazioni successive a favore o a sfavore del cedente, a seconda del verificarsi di determinati eventi o a seconda delle risultanze di stime inventariali su componenti dell’attivo circolante dell’azienda.
Talvolta, tuttavia, si può arrivare anche al caso limite del corrispettivo “indeterminato” ...
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