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Incentivi: verso un decreto di 5 articoli, con un fondo di 200 milioni

/ REDAZIONE

Giovedì, 18 marzo 2010

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ROMA - Il Consiglio dei Ministri esaminerà domani un decreto per gli incentivi molto ’leggero’: 5 articoli, compreso l’ultimo che stabilisce l’entrata in vigore. La parte che riguarda l’aiuto ai settori in crisi prevede, secondo quanto si apprende, la costituzione di un fondo da 200 milioni di euro, che arriveranno dal recupero dell’evasione fiscale. Il fondo - prevede il provvedimento - potrà essere però successivamente incrementato con altre risorse da parte del ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con il ministero dell’Economia.
Da quanto si apprende, sono in arrivo norme più stringenti per combattere l’evasione fiscale in materia di IVA e contro le frodi internazionali. Fari puntati anche sulle agevolazioni fruibili nella forma del credito di imposta. In arrivo nuovi obblighi, riguardanti l’iscrizione nel registro delle imprese, nel caso di trasferimento all’estero delle società. Il secondo articolo del decreto conterrebbe norme di potenziamento per l’amministrazione finanziaria con modifiche alla disciplina delle notifiche all’estero per gli avvisi e atti di riscossione. Previsto anche un adeguamento alle norme comunitarie in tema di concessioni pubbliche.
Deflazione e razionalizzazione del contenzioso fiscale per accelerare la riscossione sono invece gli obiettivi a cui puntano le norme contenute nell’articolo 3 del decreto incentivi. Lo stesso articolo prevede un adattamento della legge Marzano alle società di riscossione dei tributi degli enti locali in difficoltà, che dovrebbe far accedere alle norme sul commissariamento della società in crisi Tributi Italia, di recente cancellata dall’albo delle società di riscossione. È in programma poi un fondo per lo sviluppo delle infrastrutture portuali presso il ministero delle Infrastrutture.
Nel decreto non sarebbero indicati nel dettaglio, almeno per il momento, i settori in crisi che dovrebbero essere sostenuti. L’elenco dei comparti non dovrebbe essere nell’articolato sul quale stanno lavorando in queste ore i tecnici. Potrebbe dunque arrivare domani con un allegato o successivamente con un decreto dello ministero dello Sviluppo economico. E’ previsto infatti che entro dieci giorni dall’entrata in vigore del decreto possa essere emanato dal ministro dello Sviluppo economico, di concerto con il ministro dell’Economia, un decreto per rimpinguare i 200 milioni di euro previsti subito, per il 2010, come risultato delle norme di incremento della lotta all’evasione. L’incremento dovrebbe essere a carico delle risorse a disposizione del ministero dello Sviluppo economico e deve essere comunque compatibile - prevede la bozza del decreto - con i dati sull’indebitamento. (Ansa)

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