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LAVORO & PREVIDENZA

Ripristinati gli intervalli più brevi per lo «stop and go» nei contratti a termine

Col DL «Lavoro» convertito, gli stacchi minimi tra due contratti a tempo determinato con lo stesso lavoratore tornano ad essere pari a 10 e 20 giorni

/ Francesca TOSCO

Martedì, 17 settembre 2013

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Arretramento del legislatore statale e potenziamento della contrattazione collettiva, di qualsiasi livello: sono queste le direttrici su cui si snoda l’intervento del DL 76/2013 (il c.d. DL “Lavoro”, convertito nella L. 99/2013) sulla disciplina degli intervalli temporali minimi da rispettare in caso di riassunzione a tempo determinato del medesimo lavoratore, pena la conversione in contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, ex art. 5 comma 3 del DLgs. 368/2001.

Lasciando da parte una valutazione generale sulle modifiche nuovamente apportate alla normativa in materia di lavoro a termine, con alcune significative aperture accanto al permanere di rigidità e contraddizioni, è indubbio che, in relazione al c.d. “stop and go”, detto DL sia andato completamente ...

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