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IMPRESA

Il valore delle azioni nel recesso è iniquo se diverge del 10% da quello corretto

La manifesta erroneità della valutazione del terzo nominato dal Tribunale è da valutare sulle regole tecniche e non tramite nozioni di comune esperienza

/ Maurizio MEOLI

Lunedì, 23 settembre 2013

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Nell’ambito del recesso, la valutazione di “erroneitàdel valore di liquidazione delle azioni operata da un terzo nominato dal Tribunale, al pari del carattere manifesto dell’erroneità stessa, deve essere condotta in relazione alle regole tecniche sottese al suo operato e non in riferimento a nozioni di comune esperienza. In ogni caso, la valutazione è manifestamente iniqua” in presenza di un differenziale vicino al 10% rispetto a quella corretta.
Sono questi i rilevanti chiarimenti forniti dal Tribunale di Milano nella sentenza del 3 settembre 2013.

Nel contesto normativo disegnato dalla riforma del diritto societario, precisa innanzitutto la pronuncia in esame, il recesso del socio di spa va considerato un’ipotesi di disinvestimento alternativa, ...

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