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LETTERE

Lo spesometro dimostra ancora una volta la posizione dominante della P.A.

Lunedì, 4 novembre 2013

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Caro Direttore,
ho letto in questi giorni il tuo editoriale sui temi dello spesometro (si veda “Per lo spesometro, o tutti o nessuno” del 26 ottobre).

Ne condivido interamente i contenuti ed anche lo spirito.

Non mi addentro nei contenuti tecnici e nella valutazione dell’utilità dello spesometro, perché si aprirebbe un fronte che andrebbe oltre le osservazioni che qui mi permetto di fare, evidenziando anch’io come appaia davvero singolare che la Pubblica Amministrazione, non altri, sia oggetto di attenzioni da parte del legislatore al fine di non oberarla con adempimenti per i quali, forse, non ha le strutture per adempiere, nelle more della scadenza di un repentino termine.

Tutti noi siamo cittadini di questo Paese, nel quale assistiamo ad una posizione dominante dell’Amministrazione Pubblica, con buona pace degli annunci elettorali di semplificazione, liberalizzazione e concorrenza con i quali da più parti siamo stati ammansiti nei recenti anni, senza nulla in fatto vedere.

Qualche commentatore disse che lo Stato si sta mangiando il Paese: una frase calzante, quasi onomatopeica.

Ciò detto, ritengo di dover evidenziare che queste tendenze in atto, che non a caso si rinvigoriscono in una fase di forte debolezza della nostra categoria, non debbano essere in alcun modo condivise nemmeno da cittadini e che rendano necessaria una rapida ricostituzione di una solida governance della categoria, visibilmente e nel concreto rinnovata, nell’interesse di tutti.


Massimo Scotton
Presidente ODCEC Genova

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