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Giovedì, 8 giugno 2023 - Aggiornato alle 6.00

FISCO

Il reverse charge si rafforza nell’attività di «compro oro»

La Provinciale di Cagliari ammette l’applicazione del meccanismo nelle cessioni di preziosi usati e/o avariati a fonderie

/ Nunzio RAGNO

Lunedì, 18 novembre 2013

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La tanto dibattuta questione sull’applicazione del reverse charge nella cessione di oggetti preziosi usati e/o avariati effettuate dai “Compro Oro” ai propri cessionari incassa un’altra vittoria: con la sentenza n. 216/05/13 del 31 ottobre, infatti, la C.T. Prov. di Cagliari, oltre ad accogliere il ricorso, con conseguente annullamento dell’atto impositivo, ha condannato l’ufficio al pagamento delle spese del giudizio.

Elemento di particolare rilievo, alla luce della propensione delle Commissioni tributarie nel ricorrere a quanto previsto dall’art. 92, comma 1 c.p.c., richiamato nell’art. 15, comma 1 del DLgs. n. 546/92, che porterebbe ad escludere la presenza, ai fini della condanna alle spese, di “gravi ed eccezionali ragioni”, quali

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