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Prima casa con IVA al 4% anche se il compromesso è per l’immobile di lusso

Per effetto della modifica introdotta dal DLgs. 175/2014, è possibile rettificare le relative fatture mediante variazione in diminuzione

/ Alessandro BORGOGLIO

Lunedì, 26 gennaio 2015

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Con l’art. 33 del DLgs. 175/2014, il legislatore ha finalmente posto rimedio al disallineamento tra la disciplina IVA e quella del Registro ai fini dell’applicazione dell’agevolazione “prima casa”, venutasi a creare a seguito dell’entrata in vigore, a decorrere dal 1° gennaio 2014, delle disposizioni di cui al DLgs. 23/2011, che hanno riformato la tassazione sui trasferimenti immobiliari.

In particolare, l’art. 10 del DLgs. 23/2011, intervenendo sul primo comma dell’art. 1 della Tariffa, Parte Prima, allegata al DPR 131/1986, ha previsto l’applicazione, dal 1° gennaio 2014, dell’imposta di registro nella misura del 2% per gli atti di trasferimento di “case di abitazione, ad eccezione di quelle di categoria catastale A1, A8 e A9 ...

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