Nel concordato preventivo l’imprenditore conserva l’amministrazione dei beni
Ai fini dell’impugnazione, il commissario giudiziale ha una posizione diversa da quella del curatore fallimentare
Con la sentenza n. 38877 depositata ieri, la Cassazione ha trattato della procedura di concordato preventivo, sia con riferimento alla legittimazione del commissario giudiziale ad impugnare il sequestro preventivo sui beni societari che riguardo alla rilevanza del piano concordatario ai fini della causa di non punibilità ex art. 13 DLgs. n. 74/2000.
All’attenzione della Corte giungeva il ricorso di un commissario giudiziale avverso un provvedimento di vincolo relativo ai reati di cui al DLgs. 74/2000, artt. 10-bis (Omesso versamento di ritenute dovute o certificate) e 10-ter (Omesso versamento di IVA). L’impugnazione si fondava sulla considerazione che l’organo della procedura, incaricato dal tribunale, ha il compito di ripartire le somme ai vari creditori, tra cui l’Amministrazione ...