Le difficoltà economiche non integrano la forza maggiore per l’omessa IVA
La Cassazione è tornata su questioni dibattute sul reato ex art. 10-ter del DLgs. 74/2000, soffermandosi anche su rateizzazione e «ne bis in idem»
Sempre molto dibattuta è l’applicazione del reato di omesso versamento dell’IVA come previsto dall’art. 10-ter del DLgs. 74/2000 e come interpretato dalla giurisprudenza prevalente.
La Corte di Cassazione affronta alcuni dei principali temi connessi a tale fattispecie in una sentenza depositata ieri, la n. 47596, a seguito della condanna del legale rappresentante di una srl in relazione a un’omissione “soprasoglia” per l’anno di imposta 2010.
Tra i punti più interessanti toccati dalla pronuncia vi sono: il tema controverso dell’incidenza della crisi di liquidità rispetto all’elemento soggettivo del reato; i presupposti per l’applicabilità della causa di non punibilità del pagamento del debito tributario, in particolare in caso di rateizzazione