Tariffe di cottimo pieno per i lavoratori a domicilio fissate dal datore
Per il Ministero del Lavoro e l’INL risulta superata l’impostazione ex L. 877/73 che affida tale compito alle Commissioni regionali
In tempi di smartworking, telelavoro e conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, riprendono quota particolari tipologie contrattuali che dovrebbero garantire maggior flessibilità. Una di queste è sicuramente il lavoro a domicilio, che nel nostro ordinamento trova una disciplina nella L. 877/73, quindi, da oltre 40 anni.
Secondo l’art. 1 della predetta legge è lavoratore a domicilio chiunque, con vincolo di subordinazione, esegue nel proprio domicilio o in locale di cui abbia disponibilità, anche con l’aiuto accessorio di membri della sua famiglia conviventi e a carico, ma con esclusione di manodopera salariata e di apprendisti, lavoro retribuito per conto di uno o più imprenditori, utilizzando materie prime o accessorie e attrezzature proprie o dello stesso imprenditore, anche
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