L’incertezza sulla riforma della legge fallimentare crea difficoltà operative
Gentile Redazione,
La legge delega per la riforma della crisi d’impresa e dell’insolvenza prevede dodici mesi di tempo per l’adozione di uno o più decreti legislativi per la riforma organica delle procedure concorsuali, che attualmente sono al vaglio degli uffici tecnici per la definitiva messa a punto.
Al momento non è stato ancora approvato alcuno dei decreti legislativi in questione, rispetto ai quali gli schemi di decreto presentati non sembrano apportare una radicale rivoluzione alla disciplina del fallimento, come era stato annunciato, bensì ricalcano la vecchia legge fallimentare, peraltro con alcuni articoli che si presentano eccessivamente generici.
L’attuale fase politica sta mettendo seriamente a rischio l’adozione della nuova legge fallimentare in quanto la scadenza della delega è prevista per il prossimo 14 novembre e, a meno che non si percorra la strada della proroga, il tutto potrebbe risolversi con un nulla di fatto.
Questa situazione crea un’incertezza sull’approvazione della riforma e una difficoltà per noi operatori, in quanto non sappiamo se il testo della riforma sarà approvato così come presentato o se ci saranno modifiche sostanziali.
Non resta che chiedersi se sia opportuno lasciare cadere una riforma della legge fallimentare necessaria per pervenire a una gestione delle procedure più efficiente, in termini di tempistiche e di risultati, a causa dell’instabilità politica che va a danno dell’interesse della collettività su determinate questioni.
Pamela Siego
Commissione Formazione Ugdcec Vicenza