Il Fisco può rettificare in via presuntiva il bilancio della società
Non essendo un atto pubblico, il bilancio può essere contestato senza accertare la sua falsità in sede penale o civile
Gli amministratori di una società di capitali, che redigono il bilancio secondo le norme civilistiche di cui agli artt. 2423-2426 c.c., non rivestono la qualità di pubblici ufficiali e, pertanto, il bilancio di esercizio non può essere annoverato fra gli atti che fanno piena prova, sino a querela di falso, della “corrispondenza al vero delle attestazioni” che vi sono contenute ex art. 2700 c.c.
Muovendo da questo assunto la Cassazione, con ordinanza del 24 agosto 2018 n. 21106, giunge a ritenere che l’Agenzia delle Entrate può rettificare il bilancio di esercizio di una società di capitali, contestando i criteri di redazione utilizzati, al fine di far emergere la sussistenza di un debito tributario evaso o l’insussistenza di un credito domandato a rimborso. In questi
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