Dichiarazione che comporta minore tassa rifiuti efficace dal giorno dopo
La Cassazione si è espressa sulla presentazione della denuncia di un’utenza non domestica
La corretta quantificazione della tassa sui rifiuti, nelle sue diverse forme impositive dalla TARSU all’attuale TARI (circ. n. 3/DF del 2010), è sempre stato un tema controverso, a prescindere dalla tipologia dell’utenza, domestica o non domestica. Da una parte i Comuni che, con i propri regolamenti caratterizzati dall’esigenza di fare gettito per coprire interamente le spese del servizio di smaltimento rifiuti, hanno disciplinato il tributo sotto i profili qualitativo (categorie di appartenenza) quantitativo (superficie imponibile) con una certa rigorosità; dall’altra parte i contribuenti (persone fisiche private, imprenditori, professionisti, società, enti) che, in molti casi, non si raccordano né con la politica degli enti locali impositori né con i loro affidatari
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