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LETTERE

È proprio equo il divieto di cumulo di «Quota 100» con il lavoro?

Venerdì, 11 gennaio 2019

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Gentile Redazione,
sono un insegnante di scuola media superiore e da lungo tempo esercito anche la nostra libera professione.
“Quota 100”, come si prospetta, sbarrerà la via al lavoro (autonomo e dipendente).

A parte vedere accanto a me decine di colleghi (pensionati baby-pensionati Fornero) senza alcun problema in tale senso, mi chiedo se questo che si paventa sia giusto e non discriminatorio nei confronti di chi, non credo pochissimi, raggiunti comunque i requisiti pensionistici, si vedono considerati lavoratori autonomi (come me) di serie B!

Tra l’altro, può anche darsi che si abbiano in corso lavori professionali di media gittata temporale che daranno frutti certi nel prossimo futuro (curatele, liquidazioni, ecc.); come la metteremo con il riconoscimento, al più, di 5.000 euro lordi annui (da lavoro occasionale...)?

Non è più possibile un ripensamento, un allentamento dei limiti, o magari una abolizione all’origine di tale divieto?


Giampiero Favalli
Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Bergamo

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