ACCEDI
Lunedì, 17 febbraio 2025 - Aggiornato alle 6.00

FISCO

Si può chiedere il rimborso IVA in caso di operazioni inesistenti

La Suprema Corte autorizza il cedente a correggere o annullare la fattura e chiedere il rimborso se il cessionario non esercita la detrazione

/ Dario AUGELLO

Venerdì, 22 febbraio 2019

x
STAMPA

download PDF download PDF

Nell’ambito delle operazioni oggettivamente inesistenti è principio consolidato che l’IVA indicata in fattura dal cedente deve essere versata dal soggetto passivo indipendentemente dal fatto che lo scambio documentato non sia mai avvenuto.
Il pagamento dell’IVA è obbligatorio e non genera un indebito per il soggetto passivo. La norma di riferimento è l’art. 21, comma 7 del DPR 633/72.

La norma ha funzione di garanzia per l’erario: l’obbligo di pagamento imposto al cedente serve a neutralizzare la detrazione IVA, che il destinatario della fattura fittizia potrebbe esercitare indebitamente sulla base di un titolo fittizio. Si attribuisce in sostanza al cedente la responsabilità del danno erariale causato dall’esercizio della detrazione illegittima.

Se questa ...

CONTENUTO RISERVATO AGLI ABBONATI

ABBONANDOTI POTRAI AVERE UN ACCESSO
ILLIMITATO A TUTTI GLI ARTICOLI
ACCEDI

Non sei ancora un utente abbonato
e vuoi saperne di più?

TORNA SU