Con i corrispettivi telematici certificati saranno colpiti i piccoli commercianti
Gentile Direttore,
dopo aver letto l’articolo sulla risposta data dall’Agenzia delle Entrate circa la trasmissione dei corrispettivi inizialmente prevista per la GDO, ma che varrà per tutti i contribuenti dal 1° gennaio 2020 (si veda “Corrispettivi telematici per la GDO con conformità certificata entro il 1° luglio 2019” del 21 marzo 2019), armatomi di pazienza sono andato a cercare i riferimenti normativi che obbligano gli esercenti con più punti cassa per singolo punto vendita a:
- farsi certificare il bilancio;
- dotarsi di un processo di controllo interno, conforme al modello 231/2001;
- farsi validare tale processo di controllo nientepopodimeno che da una società di revisione o da istituti universitari o addirittura dal CNR!
Già mi immagino la faccia del mio cliente, proprietario del piccolo minimarket sotto casa, che gestisce familiarmente l’attività con l’ausilio di un dipendente, e dotato di ben due – e dico due – registratori di cassa all’interno dell’unico punto vendita, quando dovrò spiegarli:
- questa ultima pensata dell’Agenzia delle Entrate e dico Agenzia delle Entrate perché, sicuramente per mia ignoranza – e di questo mi scuso con lei e i suoi lettori – non ho trovato nessuna legge che mi dice tutto quanto sopra esposto;
- che dovrà mettere mano al portafoglio e
- abituarsi a un altro consulente perché le società di revisione faranno di lui un sol boccone.
Attendo fiducioso di essere redarguito per la mia ignoranza e nel frattempo attendo la prossima mossa che cancellerà, per sempre, il già flebile spirito imprenditoriale che ancora resiste in questa Nazione da parte dei piccoli e mi rattristo per essere stato ancora una volta mortificato nella mia professionalità, da parte di quella stessa Agenzia mi blandisce quando le fa comodo abusare del mio lavoro (leggi come ultimo adempimento la fatturazione elettronica).
Alberto Meloni
Vicepresidente nazionale sindacato UNICO