«Vecchi» utili con più vantaggi per la distribuzione
Ma restano le questioni aperte per le compagini che presentano simultaneamente soci qualificati e non qualificati
Pur se mancano ancora quasi due anni al termine del periodo transitorio stabilito dall’art. 1 comma 1006 della L. 205/2017, è opportuno iniziare a valutare quale sia la migliore pianificazione da attuare per le società che hanno utili pregressi, formatisi sino al 2017, i quali continuano a beneficiare in capo alle persone fisiche titolari di partecipazioni qualificate di un regime più favorevole all’atto della distribuzione.
Per le società con soci qualificati che chiudono il 2020 con un utile, l’opzione di accantonare lo stesso a riserva e di distribuire le riserve pregresse risulta una scelta che determina un vantaggio sia dal punto di vista materiale (la tassazione effettiva è inferiore al 26%, in special modo se la società ha a disposizione utili che concorrono alla formazione
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