Onere della prova a carico del Fisco anche per l’inerenza dei costi
Rimangono le presunzioni legali previste dal sistema
La legge di riforma del processo tributario introduce una disposizione che prevede l’onere della prova a carico del Fisco in sede di accertamento, della quale il giudice tributario deve tenere conto ai fini della decisione (nuovo art. 7 comma 5-bis del DLgs. 546/92, che entrerà in vigore decorsi 15 giorni dalla pubblicazione della legge in G.U.).
In particolare, è stabilito in primo luogo che l’Amministrazione finanziaria “prova in giudizio le violazioni contestate con l’atto impugnato”.
In linea generale sembra che il legislatore abbia inteso esplicitare un principio che dovrebbe regolare da sempre l’accertamento tributario, ossia che il Fisco è tenuto non solo a motivare la ripresa a tassazione, ma anche a darne la prova.
Tuttavia in diverse occasioni la Cassazione,