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Arriva l’indennità di discontinuità per i lavoratori dello spettacolo, in legge di bilancio il cuneo fiscale

/ REDAZIONE

Martedì, 29 agosto 2023

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In apertura del Consiglio dei Ministri che si è tenuto ieri, la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha ribadito, in merito alla legge di bilancio, che c’è l’obiettivo di confermare il taglio del cuneo fiscale. Ha inoltre evidenziato che, in occasione della presentazione alle Camere della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza, potranno essere indicati i disegni di legge collegati alla manovra di finanza pubblica ovvero aggiornati quelli già indicati con il DEF, con i quali “il Governo può puntare, con un iter accelerato di approvazione, a realizzare riforme organiche, capaci di contribuire al rilancio ed allo sviluppo dell’economia, nel quadro degli obiettivi programmatici delineati”.

“Non possiamo permetterci sprechi – avrebbe dichiarato la premier stando a quanto riportato dall’Ansa – stiamo pagando in maniera pesante il disastro del superbonus 110%. Nel complesso dei bonus edilizi introdotti dal Governo Conte 2, compreso il bonus facciate, i documenti dell’Agenzia dell’Entrate ci dicono esserci più di 12 miliardi di irregolarità. Grazie a norme scritte malissimo si è consentita la più grande truffa ai danni dello Stato”. 

Quanto al CdM, è stato approvato in esame preliminare un decreto legislativo di riordino e revisione degli ammortizzatori e delle indennità e per l’introduzione di un’indennità di discontinuità in favore dei lavoratori del settore dello spettacolo.

Gli interventi mirano alla protezione sociale di categorie diverse di operatori: lavoratori dello spettacolo a tempo determinato e lavoratori dello spettacolo intermittenti, anche a tempo indeterminato. A decorrere dal 1° gennaio 2024, si introduce una specifica indennità di discontinuità, al fine di tutelare tali categorie nei periodi di inattività o durante i periodi di studio e formazione.
Si individuano i requisiti che il lavoratore richiedente deve possedere al momento della presentazione della domanda di indennità all’INPS entro il 30 giugno di ogni anno a pena di decadenza.

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