I documenti correlati salvano i bonus edilizi dagli effetti della fattura carente
È possibile integrare una descrizione stringata con elementi di prova idonei a dimostrare la spettanza della detrazione fiscale
L’indicazione in fattura di una descrizione eccessivamente generica delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi, che sono oggetto del documento di addebito dei corrispettivi e della relativa IVA, può inficiare l’idoneità della fattura a fondare la presunzione di veridicità di quanto in essa rappresentato e a costituire titolo, per il cessionario o committente, per la deduzione dei costi e la detrazione dell’IVA.
Questo orientamento giurisprudenziale è stato più volte affermato dalla giurisprudenza di legittimità (tra le altre, Cass. 10 ottobre 2014 n. 21446 e Cass. 14 novembre 2018 n. 29290) e in una circostanza la pronuncia si è specificamente riferita a una fattura recante la descrizione di lavori di muratura eseguiti presso un cantiere, giudicata “contenutisticamente
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