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FISCO

Niente interessi sulle eccedenze IVA se l’indebito deriva da errori del contribuente

Secondo il diritto Ue spettano sempre gli interessi per la lunghezza della procedura di rimborso

/ Fabio Tullio COALOA e Andrea BONARIA

Martedì, 27 febbraio 2024

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Con la sentenza relativa alla causa C-674/22, la Corte di Giustizia Ue precisa i termini in base a cui il contribuente ha diritto a interessi su pagamenti IVA indebiti allorché il versamento derivi da una normativa nazionale incompatibile con il diritto Ue, distinguendo la fattispecie dell’eccessiva durata della procedura di rimborso, per la quale, invece, gli interessi sono sempre dovuti.

In particolare, il caso origina da una domanda di rimborso che un Comune presentava a seguito della riforma, con effetto retroattivo, della normativa interna sulla contabilità dei Comuni, nonché sull’inesatta qualificazione fiscale di alcune sue attività. Tali circostanze avevano determinato un nuovo criterio di ripartizione dell’IVA assolta tra attività economiche e non – per le ultime l’ente

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