Marco Cuchel confermato alla guida dell’ANC
Marco Cuchel rimarrà Presidente dell’Associazione nazionale commercialisti almeno fino al 2028. Lo scorso fine settimana, durante il congresso elettivo tenutosi a Pozzuoli (NA), l’assemblea dei delegati ha ribadito la fiducia nel Presidente uscente, confermandolo per acclamazione alla guida del sindacato di categoria.
Quello che sta per iniziare è il quarto mandato da Presidente per il commercialista livornese che, nella nota stampa diffusa ieri, si dice “onorato” di aver ricevuto ancora una volta la fiducia delle associazioni territoriali. “Assumere questa responsabilità – continua – mi sarebbe stato impossibile senza la certezza di avere al mio fianco un Consiglio direttivo composto da figure di alto profilo: colleghe e colleghi competenti e pieni di entusiasmo”.
Assieme alla conferma di Cuchel, è arrivata anche quella di Miriam Dieghi (Sassari) nel ruolo di Vicepresidente. Completano il Comitato di presidenza Claudio Zambotto (Roma), in qualità di Segretario, e Mariella Magno (Bari), come Tesoriera. Gli altri componenti del Consiglio direttivo saranno Giovanni Augello (Napoli), Alessandro Bettarini (Firenze), Giovanni Caiazza (Salerno), Alberto Carion (Ferrara), Angelo Di Leva (Milano), Giovanna Florio (Verona), Mauro Galluccio (Napoli Nord), Loredana Lesto (Palermo), Andrea Papini (Pisa), Rosa Anna Paolino (Ragusa), Roberto Porta (Biella), Lorenzo Scanavin (Vicenza), Andrea Scavolini (Pesaro), Mario Spera (Bologna) e Andrea Vedovello (Brescia).
L’incarico di revisore dei conti è stato assegnato a Lucia Buonamico (Bari), Paola Massari (Alessandria) e Antonio Moltelo (Nola), mentre il collegio dei provibiri sarà formato da Giuseppe Scalera (Bari), Roberto Adami (Padova) e Antonio Pallotta (Avellino).
Durante la tre giorni campana, chiusasi sabato, delegati e iscritti hanno avuto modo di fare un resoconto del percorso appena concluso e gettare le basi del prossimo mandato, focalizzandosi sugli obiettivi futuri. “Siamo pronti a partire da subito – ha sottolineato Cuchel – sui temi tutt’ora aperti e scottanti per la categoria, come la riforma fiscale, la regolamentazione del mercato, la definizione delle esclusive e la modifica dell’ordinamento della professione”.