Nell’abuso di informazioni privilegiate proporzione delle sanzioni da verificare
Per il «ne bis in idem» è necessaria una valutazione complessiva della dimensione retributivo-riparatoria
Nell’ambito degli abusi di mercato il problema del cumulo della sanzione penale e amministrativa (“ne bis in idem”) richiede una valutazione complessiva della dimensione retributivo-riparatoria.
Così la sentenza della Cassazione n. 39767, depositata ieri, ripercorre e ribadisce i principi in materia affermati dalla giurisprudenza prevalente.
Nel caso di specie, l’imputato era in possesso di informazioni privilegiate relative a un’operazione di fusione tra due società in ragione dell’incarico di consulenza affidatogli per la revisione di un support agreement funzionale all’operazione in questione. L’accusa riguardava la comunicazione di tali informazioni a un soggetto che aveva poi provveduto ad acquistare e rivendere le azioni di una delle due società,
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