Sulla chiusura di Poste a nuove pratiche sui bonus edilizi clamore ingiustificato
Ragionevole presumere che la scelta sia motivata dall’aver raggiunto una soglia di acquisti prossima a esaurire la capacità di assorbimento dei crediti
Sta suscitando molto clamore la sospensione da parte di Poste italiane della possibilità di inserire “nuove pratiche” per l’acquisto di crediti di imposta derivanti da bonus edilizi. In verità, il clamore sarebbe giustificato ove la scelta di Poste italiane fosse motivata dall’attesa di fantomatici “chiarimenti normativi” che, in realtà, altro non sarebbero che l’attesa di interventi normativi che risolvano il gigantesco problema di bilancio che va profilandosi per Poste dopo la conferma, da parte della Cassazione, della sequestrabilità dei crediti di imposta derivanti da bonus edilizi ...
/ Enrico ZANETTI