Neutrale il conferimento da società italiana a estera
La neutralità fiscale, che si ha se l’azienda oggetto di conferimento è ubicata in Italia, può sussistere, a certe condizioni, anche se è situata all’estero
Quando un conferimento d’azienda viene effettuato tra una impresa conferente e una società conferitaria, dei quali uno dei due sia un soggetto non residente, la neutralità fiscale dell’operazione, come per i casi in cui entrambi i soggetti sono residenti, è confermata dal comma 2 dell’art. 176 del TUIR, il quale pone però la condizione che l’azienda oggetto di conferimento risulti ubicata in Italia.
In realtà, la neutralità fiscale dell’operazione può sussistere anche nel caso in cui l’azienda risulti ubicata all’estero, se risultano rispettate le ulteriori previsioni recate dagli articoli da 178 a 181 del TUIR, nell’ambito dei quali risultano recepite le disposizioni recate dalla Direttiva del Consiglio delle Comunità Europee 23 luglio 1990 n.
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