Anedda: «Per trattamenti adeguati, il contributo integrativo deve restare al 4%»
Il presidente della CNPADC replica così a chi propone di valutare il ritorno al 2% e torna sull’annosa questione della sostenibilità dei diritti acquisiti
La proposta di valutare il ritorno a un contributo integrativo del 2%, lanciata su Eutekne.info da Andrea Liparata, delegato dell’Assemblea della CNPADC (si veda “Perché è meglio non aumentare i contributi”), oltre ad alcune considerazioni sull’inadeguatezza delle prestazioni attese, ha provocato la reazione del presidente della Cassa Walter Anedda.
Innanzitutto, la questione del contributo soggettivo con aliquota variabile dal 10 al 17%: perché si dovrebbe versare più del minimo?
“Sulla necessità di un aumento del contributo soggettivo, il dottor Liparata sostiene che “l’aumento viene giustificato affermando che, solo così, il Ministero sarebbe favorevole a permettere la retrocessione di una parte del 4% di integrativo sulle posizioni soggettive. In ...
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