Stella: «Con le nostre proposte non ci faremo isolare»
Due giorni fa, 17 associazioni hanno presentato al Governo un documento per il rilancio del Paese, ma tra i firmatari non c’era Confprofessioni
Sono passati solo due giorni dal documento congiunto con cui 17 associazioni, da Confindustria all’ABI, da Rete Imprese Italia a CISL e CGIL, chiedevano al Governo un’inversione di marcia, un “segno di discontinuità” rispetto all’attuale politica economica, per “recuperare credibilità e rilanciare il progetto di crescita del Paese”. Un comunicato nel quale non si avanzavano proposte concrete, ma si chiedeva alla politica il coraggio di varare riforme profonde e impopolari, sottoscrivendo “un patto che coinvolga tutte le parti sociali”. Come detto, sono state 17 le sigle che hanno firmato il documento, ma tra queste non figurava Confprofessioni. Una scelta voluta oppure indotta? Lo abbiamo chiesto al Presidente della confederazione, Gaetano
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