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LETTERE

In arrivo il decreto sui revisori degli enti locali, gli interessati presentino domanda

Mercoledì, 15 febbraio 2012

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Spettabile Redazione,
faccio riferimento all’articolo, pubblicato su Eutekne.info, contenente la mia dichiarazione circa l’emanazione del decreto del Ministro dell’Interno che deve stabilire i criteri per l’inserimento degli interessati nell’elenco da cui verranno scelti con estrazione i Revisori dei conti degli Enti Locali come nuovo sistema di nomina (si veda “Estrazione dei revisori degli enti locali non prima di giugno 2012” del 14 febbraio 2012).

Mi è giunta notizia, da ambienti dello stesso Ministero, che il decreto sta per essere emanato e pertanto entrerà in vigore dopo 15 giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

A parere della stessa fonte ministeriale, non sarebbe necessario attendere il decorso dei 9 mesi dall’entrata in vigore dell’art. 16, comma 25 del DL 138/2011 convertito nella legge 148/2011, come previsto dall’art. 29, comma 11-bis del decreto Milleproroghe in corso di conversione in legge, ma il Ministero darebbe corso immediatamente alla formazione del nuovo elenco e quindi una volta ultimato tale adempimento, anche prima del decorso dei 9 mesi, il nuovo sistema di nomina entrerebbe in pieno vigore.

A questo punto, non mi sembra opportuno scendere in questioni interpretative sull’entrata in vigore del nuovo sistema di nomina, in relazione a quanto affermato dalle fonti ministeriali, ma mi preme segnalare a tutti i colleghi interessati ad essere iscritti nell’elenco di procedere immediatamente a presentare o spedire, prima dell’entrata in vigore del nuovo decreto, domanda per svolgere la funzione in un organo di revisione degli Enti Locali, indirizzandola ad un Comune e/o ad una Provincia della fascia o delle fasce previste nel nuovo decreto.

Ciò al fine di dimostrare di avere il requisito richiesto dalla legge, che testualmente prevede, all’art. 16, comma 25, lett. b): “previsione della necessità, ai fini dell’iscrizione nell’elenco di cui al presente comma, di avere in precedenza avanzato richiesta di svolgere la funzione dell’organo di revisione degli Enti Locali”.
A tal proposito, ricordo che le bozze del decreto ministeriale a suo tempo circolate prevedevano tre fasce di enti:
- fascia 1: Comuni, Comunità montane, Unioni di Comuni con popolazione fino a 4.999 abitanti;
- fascia 2: Comuni, Comunità montane, Unioni di Comuni con popolazione da 5.000 fino a 14.999 abitanti;
- fascia 3: Comuni, Comunità montane, Unioni di Comuni con popolazione pari o superiore a 15.000 abitanti e Province.


Giosuè Boldrini
Consigliere del CNDCEC delegato agli Enti Pubblici

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