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LETTERE

Le scadenze si avvicinano e noi continuiamo a lavorare «al buio»

Martedì, 6 marzo 2012

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Spettabile Redazione,
ma è possibile che a 25 giorni dalla scadenza non esistano né modulistica né software per la compilazione delle comunicazioni per i beni concessi ai soci e i finanziamenti?

È possibile che manchi ancora una circolare esaustiva, che spieghi una volta per tutte cosa si debba e non si debba dichiarare? È possibile che, ancora una volta, siamo costretti ad operare al buio, allertando magari tutte le risorse dello studio per raccogliere e coordinare informazioni probabilmente inutili?

E per questo benedetto spesometro, che non si sa bene se venga modificato già per gli invii relativi al 2011 o se le nuove regole valgano solo dall’anno prossimo, cosa aspettano a darci comunicazioni univoche? Il 25 aprile (che dovrebbe essere festa anche per noi)? Vuol dire, forse, che avremo una nuova raffica di proroghe dei termini?

E ancora, possibile che queste scadenze debbano essere sempre inizialmente previste per i primi mesi dell’anno, quando, tra dichiarativi vari e bilanci, siamo tutti presi fino al collo, per poi invariabilmente essere spostate all’autunno con provvedimenti dell’ultima ora? Ci vuole tanto a prevedere fin dall’origine queste scadenze per settembre o ottobre, risparmiando a tutti tanti patemi?

Lo Stato pretende tanto da tanti, ma non da tutti, e questo si sa. Però, più si va avanti e più si ha veramente l’impressione che, dai commercialisti, pretenda di avere il pane senza fornire prima la farina. E, ovviamente, senza poi nemmeno pagare il prezzo.


Lorena Montaldo, Imperia

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