«Lista Falciani» inutilizzabile perché derivante da reato
Lo ha deciso la C.T. Prov. di Milano, ma le interpretazioni giurisprudenziali riguardo all’utilizzabilità di tali dati restano discordanti
La C.T. Prov. di Milano, con la sentenza del 4 ottobre scorso, n. 236/5/12, torna ad occuparsi degli accertamenti tributari effettuati sulla base dei dati contenuti nella “lista Falciani”, giungendo a conclusioni simili a quelle già conseguite relativamente alla “lista Vaduz” di qualche anno fa, ovvero l’inutilizzabilità dei dati ai fini fiscali e, conseguentemente, la nullità degli atti impositivi fondati su di essi.
Oggi come allora (cfr. sent. n. 367/2009), la C.T. Prov. si è basata per la sua decisione, tra l’altro, sul fatto che le contestazioni del Fisco (sanzione per omessa compilazione del quadro RW e presunzione di imponibilità dei capitali illecitamente detenuti all’estero ex art. 12 del DL 78/2009) trovano supporto nei soli elementi informativi ...
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