Accertamento per il registro valido anche ai fini delle imposte dirette
Secondo la Cassazione, spetta al contribuente fornire la prova contraria per superare la presunzione
Con la sentenza 4114 depositata ieri, la Corte di Cassazione torna ad occuparsi della rilevanza ai fini delle imposte sui redditi degli accertamenti condotti ai fini dell’imposta di registro.
Sul punto la giurisprudenza di legittimità e quella di merito non hanno fornito risposte univoche, sostenendo sia l’estensione automatica alle imposte dirette delle risultanze degli accertamenti delle indirette (Cass. 9404/2010), sia l’esatto opposto (Commissione tributaria provinciale di Milano, sentenza n. 202/03/10 del 17 maggio 2010).
Contraria agli automatismi accertativi è anche la prassi professionale, in particolare la norma di comportamento AIDC n. 171 e lo Studio del Consiglio Nazionale del Notariato n. 81-2009/T.
La sentenza in commento si colloca nel filone interpretativo più ...
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