Spa con azioni a voto plurimo
Lo prevede il Ddl. di conversione del decreto «competitività», all’esame delle Commissioni Ambiente ed Attività produttive della Camera
Gli statuti delle spa non quotate potranno prevedere azioni a voto plurimo (massimo tre per ciascuna azione). Le deliberazioni di modifica degli statuti finalizzate a consentire tale previsione potranno essere adottate, anche in prima convocazione, con il voto favorevole di almeno i due terzi del capitale rappresentato in assemblea. Si tratta di una tra le più interessanti novità in materia di diritto societario che potrebbero essere apportate in sede di conversione in legge del DL 91/2014, a meno di ulteriori modifiche o di stralcio per effetto di una serie di emendamenti soppressivi che il Governo starebbe valutando di presentare.
In base al vigente art. 2351 comma 4 c.c. “non possono emettersi azioni a voto plurimo”. Un primo colpo a tale limite è stato inferto proprio dal DL ...
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