Concordato preventivo, proposta «chiara» in termini quantitativi e di tempo
La veridicità dei dati aziendali deve rispettare i «Principi di attestazione dei piani di risanamento»
Il Tribunale di Monza ha emesso, lo scorso 16 settembre, un provvedimento di indirizzo dell’attività dei professionisti che intendano depositare una proposta di concordato preventivo completa, direttamente oppure a seguito di un precedente ricorso “in bianco” (art. 161, comma 6 del RD 267/1942), nel termine assegnato dal giudice.
Il documento si è soffermato, in primo luogo, sul contenuto della documentazione di cui all’art. 161, comma 2 L. fall., e in particolare su quanto previsto dalla lett. a) della disposizione, ovvero la presentazione di “una aggiornata relazione sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell’impresa”: è stato precisato che tale atto non deve essere più risalente di tre mesi dal deposito e che – nel caso di concordato ...
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