I prelevamenti non rilevano per i lavoratori autonomi
Per la Consulta è incostituzionale la presunzione di compenso perché lesiva del principio di ragionevolezza e di capacità contributiva
Dopo dieci anni esatti dalla sua formale introduzione, “cade” la presunzione in materia di indagini finanziarie che consente al Fisco di desumere l’esistenza di compensi non dichiarati sulla base dei prelevamenti effettuati dai lavori autonomi, professionisti in primis, sui loro conti correnti. La presunzione, infatti, è lesiva del principio di ragionevolezza e di capacità contributiva e, quindi, incostituzionale. Lo ha stabilito la Consulta, con l’attesissima sentenza n. 228 depositata ieri.
Giunge così al termine il dibattito sulla legittimità costituzionale dell’art. 32, comma 1, numero 2), secondo periodo del DPR 600/1973, laddove stabilisce che sono posti come ricavi o compensi a base delle rettifiche ed accertamenti, se il contribuente non ne indica il soggetto ...
Vietata ogni riproduzione ed estrazione ex art. 70-quater della L. 633/41