Accertamento «batte» ravvedimento e voluntary per convenienza
Il quadro normativo non rende agevole confrontare le diverse opzioni a disposizione dei contribuenti
Non appena sarà approvato il provvedimento direttoriale relativo alla voluntary disclosure, entro il 31 gennaio prossimo, i contribuenti avranno tre possibilità in relazione ad eventuali periodi d’imposta per i quali non siano stati correttamente dichiarati gli imponibili e le imposte dovute (tralasciando qui la questione dei capitali detenuti all’estero). La prima è quella di attendere l’eventuale azione accertatrice del Fisco, la seconda è di ricorrere al ravvedimento operoso, utilizzando le nuove misure sanzionatorie previste dalla legge di stabilità 2015 ed, infine, l’ultima è quella di optare per la voluntary cosiddetta “interna”.
Si ricorda che, ai sensi dell’art. 15 del DLgs. 218/1997, la definizione dell’accertamento per mancata impugnazione ...
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