La formalizzazione delle tabelle della Nota integrativa in XBRL è inutile
Caro Direttore,
in precedenza, ho già manifestato la mia opinione su Eutekne.info circa l’assurdità della presentazione della Nota integrativa in formato XBRL (si veda “La nuova tassonomia XBRL dovrebbe restare facoltativa”).
Condivido al 1.000% la lettera del collega Mario Iadanza dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Treviso (si veda “Nella sperimentazione pochi i bilanci depositati con Nota integrativa in XBRL”).
Ho letto recentemente affermazioni che direi “aberranti” circa il presunto malcostume di colleghi scrivere Note integrative che non sono standard...
Io penso che la formalizzazione del bilancio sia un’attività ad alto valore aggiunto, dove si concentrano tutte le capacità di un dottore commercialista.
Un “buon bilancio” è quello che parte da numeri sani, ma che esprime anche nel suo contesto una solidità di informazione che dia la possibilità, al lettore, di rendersi conto di che azienda ha davanti.
Se riduciamo la Nota integrativa a frasi STANDARD, sviliamo il nostro lavoro e diamo un servizio al cittadino e all’intero Paese di pessimo livello, sicuramente non in linea con la volontà del legislatore.
Riesce a immaginare la Nota integrativa della FIAT o della BARILLA (io sono di Parma) in versione STANDARD, con le stesse descrizioni della srl del bottegaio sotto casa?
Per questo ritengo che non si debba “mettere il cervello all’ammasso”, ma continuamente ragionare sulle cose che si dicono e che si fanno e, ogni tanto, anche ammettere i propri errori.
La formalizzazione delle tabelle della Nota integrativa in XBRL non serve a nulla!
Ed è inutile anche che gli studi (in primis) e i clienti (poi) si gravino di costi per fare una cosa inutile.
Alberto Cacciani
Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Parma
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