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FISCO

Il fallimento non basta per dedurre la perdita se manca l’inerenza

Non è possibile prescindere dall’applicazione dei principi generali in materia di reddito d’impresa

/ Alessandro BORGOGLIO

Martedì, 6 ottobre 2015

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Con la sentenza n. 351/03/15, la C.T. Prov. di Reggio Emilia si è occupata di una questione particolare circa la deducibilità delle perdite su crediti, ovvero della loro relazione con il principio generale di inerenza.
Sull’art. 101 comma 5 del TUIR – che reca le regole di deduzione delle perdite su crediti – sono stati compiuti recenti interventi legislativi ad opera del DL 83/2012, della L. 147/2013 (legge di stabilità 2014) e del DLgs. 147/2015 (c.d. decreto internazionalizzazione). Tali novelle hanno ampliato e meglio delineato l’ambito di operatività delle disposizioni in oggetto che, per quel che qui rileva, prevedono, in ogni caso, la deducibilità per le perdite su crediti, se il debitore è assoggettato a procedure concorsuali o ha concluso un accordo di ristrutturazione dei ...

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