Gli incrementi patrimoniali degli anni successivi non entrano nel redditometro
Secondo la Cassazione, non si può imputare il quinto a ritroso su investimenti effettuati in anni successivi all’accertamento
Il “vecchio” accertamento sintetico fondato sugli incrementi patrimoniali non è legittimo se l’Ufficio ha accertato un periodo d’imposta sulla base di un incremento patrimoniale che si verifica in un anno successivo non accertato. Ciò in quanto gli elementi indicatori di capacità contributiva devono sussistere nel periodo d’imposta accertato. È questo l’importante principio stabilito dalla Cassazione, con l’ordinanza 7147/2016.
La pronuncia è rilevante, perché - a quanto consta - per la prima volta la Suprema Corte conferma quanto sostenuto sul quotidiano (“Spese patrimoniali valevoli solo per il passato” del 9 settembre 2011), ovvero che è illegittimo prendere in considerazione una spesa effettuata in anni successivi a quello oggetto di ...
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