Lo sciopero sembra l’ennesimo percorso ad ostacoli
Gentile Direttore,
ho letto con molta attenzione l’articolo di Gallo di oggi (venerdì, ndr) su Eutekne.info e la dettagliata articolazione che sarà necessario rispettare per l’esercizio del diritto di sciopero che la nostra categoria si appresta a voler attuare (si veda “Proclamato ufficialmente il primo sciopero dei commercialisti” del 13 gennaio 2017).
Dico subito che non ci sto. Mi sembra l’ennesimo percorso ad ostacoli che dobbiamo quotidianamente affrontare per arrivare ad una scadenza: condizioni, sub condizioni, comunicazioni preventive, articolazioni ed astrazioni varie, questo lo puoi fare, quello non puoi.
Non ci sto anche perché sento parlare dell’adesione e delle posizioni delle nostre sigle sindacali, ma non della nostra categoria, il Consiglio Nazionale: quale è la sua posizione rispetto a tutto ciò?
Leggo, spero bene, di non meglio precisate prese di posizioni di solidarietà, non leggo – e spero di sbagliare – di quella che riterrei l’azione più ovvia, e che forse è improponibile, ma è la più logica: l’astensione da tutte le attività da quei tavoli tecnici ministeriali che evidentemente, alla fine, non tengono in alcuna considerazione la posizione e la voce dei nostri rappresentanti nazionali nelle sedi e nei momenti decisionali.
Gianni Tomo
Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Napoli
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