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LETTERE

Il nostro Paese è afflitto da una voglia di complicazione fiscale senza limiti

Martedì, 23 maggio 2017

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Gentile Redazione,
leggo la lettera inviatavi dalla collega Paola Melis (si veda “Leggo che ridurranno ancora le tasse e mi chiedo quando abbiano iniziato”) e non riesco a esimermi dal darle manforte.
L’esempio delle spese per le associazioni sportive è emblematico della voglia di complicazione che affligge il nostro Paese.

Da tesoriere di un’ASD conosco in prima persona la mole di lavoro che occorre per preparare le certificazioni necessarie alla detrazione, per le quali – ricordo a me stesso, non certo a esperti colleghi (cfr. istruzioni a REDDITI) – “le spese devono risultare da idonea documentazione che può consistere in un bollettino bancario o postale, ovvero fattura, ricevuta o quietanza di pagamento da cui risultino:
a) la ditta, denominazione o ragione sociale e la sede legale ovvero, se persona fisica, il nome cognome e residenza, nonché il codice fiscale del soggetto che ha reso la prestazione;
b) la causale del pagamento;
c) l’attività sportiva praticata;
d) l’importo corrisposto per la prestazione resa;
e) i dati anagrafici del praticante l’attività sportiva
f) e il codice fiscale del soggetto che effettua il pagamento”.
Tutto ciò per poter godere di una detrazione di imposta massima di 39,30 euro per ogni ragazzo.

Ma non è finita qui: il coacervo di detrazioni e deduzioni aumenta a ogni piè sospinto solo per dare al Paese la fallace illusione di vivere in uno Stato che allevia gli oneri quotidiani. Ma, a fronte di persone che vivono sotto i ponti, lo Stato si preoccupa di concedere una detrazione per le spese veterinarie (ma solo tra 129,11 euro e 387,34 euro), per le erogazioni liberali per gli istituti scolastici (perché pur di pagare vitalizi spropositati impone ai genitori degli studenti di comprare la carta igienica dei bagni scolastici), per le spese per asili nido purché non oltre 632 euro annui (con i quali a malapena si paga la retta di un mese) e per l’ammortamento dei titoli di stato (sospendo il giudizio per ignoranza, perché sicuramente ne saranno interessati milioni di Italiani...).

Quando poi riescono ad azzeccare un’operazione che effettivamente allevia gli oneri delle famiglie e contribuisce a fare emergere il sommerso come le detrazioni per ristrutturazioni e risparmio energetico (50%-65%), la voglia di complicazione non trova limiti: vi invito a leggere la bella (occorre dirlo) Guida pubblicata dall’Agenzia; è un utile bigino contenente le informazioni di base. A pagina 36 c’è la sezione “Per saperne di più”: sono tre pagine scritte fitte di provvedimenti legislativi, regolamentari e di prassi. Ho perso la voglia di contarli...

Credo che il nostro sistema fiscale non andrà da nessuna parte fino a che non avrà una chiara indicazione di una visione globale a lungo raggio che non sia schiava degli interessi particolari del momento, finalizzata a dare aiuto ai cittadini e non a giustificare l’abnorme apparato burocratico che stiamo mantenendo.


Alessandro Cerati
Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano

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