Cessioni agevolate a prezzo variabile
Il corrispettivo deve essere riportato al valore normale o catastale del bene, se inferiore
Nelle cessioni agevolate di beni ai soci, che ancora fino al prossimo 30 settembre possono essere effettuate in base all’art. 1 commi 31-36 della L. 207/2024, assume un valore centrale il corrispettivo pattuito. Questa è forse la principale differenza tra la cessione e l’assegnazione agevolata, che condividono gran parte dell’impianto normativo. Nell’assegnazione, infatti, il corrispettivo è assente, e ne fa le veci ai fini fiscali il valore normale del bene (art. 86 comma 3 del TUIR), determinato ex art. 9 comma 3 del TUIR o, solo nella disciplina agevolata, il valore catastale ...
/ Francesco DE ROSA