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La plusvalenza da cessione di immobile si calcola sul valore del registro

Secondo la Cassazione il valore accertato ai fini del registro vale anche ai fini del calcolo delle imposte dirette

/ Anita MAURO

Lunedì, 15 febbraio 2010

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Il valore del bene immobile ceduto, definitivamente accertato ai fini dell’imposta di registro, si presume corrispondente al corrispettivo percepito dal cedente, ai fini del calcolo della plusvalenza. Così si è pronunciata la Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 1333/2010, depositata il 25 gennaio scorso.

Secondo la Corte, in tema di accertamento delle imposte sui redditi “l’Amministrazione finanziaria è legittimata a procedere in via induttiva all’accertamento del reddito da plusvalenza patrimoniale, realizzata a seguito di cessione immobiliare, sulla base dell’accertamento di valore effettuato in sede di applicazione dell’imposta di registro”. Spetta al contribuente, poi, l’onere di provare di aver in concreto venduto a un prezzo

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