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LETTERE

Stato patrimoniale in dichiarazione, una misura semplice ed efficace

Sabato, 15 ottobre 2011

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Egregio Direttore,
come sempre l’esasperazione porta cattivi consigli e reazioni non meditate.
Mi riferisco all’intervento del Collega Bruno Ristorto, pubblicato di recente (si veda la lettera “Le imprese propongono lo «stato patrimoniale» in dichiarazione: e noi?” del 5 ottobre 2011).

In effetti, la dichiarazione della situazione patrimoniale personale è l’unico mezzo per determinare, per differenza tra un anno e l’altro, il reddito conseguito diminuito di quello consumato nel corso dello stesso anno.
Quindi, un mezzo formidabile per l’accertamento, semplice ed efficace.

Sull’efficacia non ho bisogno di soffermarmi.
Quanto alla semplicità, non credo che redigere un inventario annuale dell’attivo e del passivo, per tecnici come siamo, rappresenti alcuna difficoltà e neppure complessità.
Quindi, lo sfogo mi è parso fuori luogo.

Peraltro, non è detto che la dichiarazione del patrimonio porti come conseguenza l’applicazione di una patrimoniale: certo, sarebbe una grande tentazione per i governanti, ma se dalla dichiarazione annuale dei patrimoni conseguisse un cospicuo recupero dell’evasione sarebbe un grande vantaggio per tutti.
Nascondere il patrimonio è molto più difficile che nascondere il reddito.


Salvatore D’Amora
Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano

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